BLOG DI ISLA NG BATA - L'ISOLA DEI BAMBINI

Volontariato Filippine: Paola e Clarisse

Il ritorno di Paola in Casa Famiglia: un legame che non si spezza

Sono di nuovo qui, in Casa Famiglia nelle Filippine e ogni volta è una nuova emozione. Qui mi sento veramente a casa.

Al mio arrivo nella Isla ng Bata House, le bambine più grandi erano a scuola e ho dovuto aspettare qualche ora prima di riabbracciarle. Così ho conosciuto le “nanette” arrivate nell’ultimo anno: Jessa Mae, Sophia e Princess Mae. Tre splendori! Alle 16.30 però sono scappata in jeepneys, insieme a Francesco, per andare a riprendere le bambine all’uscita di scuola. Le conosco tutte, alcune ormai dal 2010, anno in cui ha aperto la Isla ng Bata House. Conosco le loro storie, i vissuti famigliari, i loro caratteri diversi, la loro timidezza.

Quando mi hanno vista a scuola, alcune bambine sembravano arrabbiate, ma era soltanto una sensazione. Inaspettatamente sono riuscita ad avere un abbraccio e un bacio da Paula, che lo scorso anno non voleva essere toccata. Poi sono arrivate anche le altre bambine che si sono sciolte presto in sorrisi e racconti: Charlyn e Cherry Joy, per esempio, stanno affrontando gli insormontabili problemi dell’adolescenza. Le abbiamo accolte piccole e ora sono cresciute e chiedono di uscire con le amiche, di essere accompagnate il sabato a scuola. Io ho cercato di relazionarmi a loro come un’amica, facendo da autista e confidente, ma sono pur sempre un’educatrice, è il mio mestiere, e a volte le regole sono necessarie.

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Paola insieme a Roselyn e Apple Jane.

Mi sono resa conto, in questi anni, di quanto sia difficile per le bambine aprirsi, relazionarsi con i volontari nelle Filippine di Isla ng Bata – L’isola dei Bambini. Noi andiamo a fare la nostra esperienza lì per brevi periodi e poi torniamo a casa. Loro si affezionano e vorrebbero che i volontari non andassero mai via. A volte corriamo il pericolo di dimenticare che sono bambine e che hanno bisogno di affetto e di legami duraturi. Per questo io cerco di tornare ogni anno, appena mi è possibile.

Le giornate sono trascorse, come al solito, velocemente. Tra compiti, giochi, sport, gite e le consuete emergenze. Prima di andare via ho avuto la gioia grande di rivedere Gliou Mae.

Gliou Mae è tornata a casa dopo tre anni trascorsi nella Casa Famiglia. È stato veramente bello rivederla, è cresciuta tanto ed è in buona salute: mangia sempre troppo! Se penso alla sua storia e a quella della sua famiglia ho una stretta al cuore.

Grazie ai tanti donatori, la nostra associazione onlus ha potuto costruire una casa che potesse accogliere Gliou Mae, una bambina con gravi problemi psico-fisici. Ora sta bene, il papà lavora anche grazie all’aiuto di Flora e Francesco e, alla fine, è stato possibile il reinserimento famigliare in condizioni di vita dignitose.

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Paola e le bambine durante gli allenamenti di basket.

In questo tempo ho pensato tanto a quando sono arrivata la prima volta a Calabnugan. Non c’era niente. La casa era in costruzione, nessuno ci conosceva e le persone del villaggio rimanevano a guardarci lungo la strada come fossimo extraterrestri. Adesso, dopo cinque anni, tutti conoscono la Casa Famiglia e quello che facciamo. La casa è ormai un luogo che accoglie tante bambine e tanti bambini, l’associazione sostiene le famiglie, ospita volontari da ogni parte del mondo e soprattutto si batte per migliorare concretamente le condizioni di vita di queste bambine. Quello di Flora e Francesco è un lavoro incessante: credono veramente in ciò che fanno.

Io spero di tornare prima possibile nella Isla ng Bata House e di poterci stare a lungo per condividere ancora momenti bellissimi insieme alle bambine che ormai considero un po’ anche figlie mie. Sento forte il legame che la distanza non recide, sento che mi stanno donando tanto, mi donano una parte di se stesse e io dono loro una parte di me. Ed è la parte più bella.

Paola Sista