Diventa volontario

Non è la prima volta che trascorro del tempo in mezzo ai più poveri, non sono una volontaria alle prime armi. Eppure qui è diverso.
Spezzare la catena della povertà è il vero obiettivo, ciò in cui si può fare la differenza: la scuola è l’unica occasione che questi bambini hanno per sollevarsi dal fango, in senso non solo metaforico. Nei bambini la speranza c’è, va solo coltivata… Nei genitori, con l’aiuto dei figli, si può cercare di riaccenderla. Al Centro Diurno di Gurgaon i bambini studiano hindi, matematica e inglese: il primo passo per riuscire poi ad inserirli nel sistema scolastico. Coltivare la speranza che ogni bambino ha dentro è il senso profondo di un servizio qui, quali che siano gli strumenti che ogni volontario porta con sé. Ciò che i bambini riescono a dare in cambio, come sempre è molto di più del poco che si riesce a dare in qualche settimana… ma questo non si può raccontare. Bisogna farne l’esperienza!

Che dire della mia esperienza nella Isla House di Calabnugan? Che è stata una immersione in una realtà bellissima. La casa è un’oasi di felicità, serenità e gioia. Arrivare lì, seppur per pochi giorni, è stato ricevere tanto amore e tanta spensieratezza da queste bimbe che, nonostante finora la vita non abbia riservato loro le cose che probabilmente si vorrebbe riservasse a qualsiasi bambino del mondo, sanno sempre trovare la maniera di sorridere e di guardare al futuro con gli occhi radiosi e pieni di speranze. E di questo si deve ringraziare il lavoro grandioso di Francesco, Flora e di tutte le persone che dall’Italia li aiutano e stanno facendo in modo di dare a queste bambine un futuro migliore e più roseo.

Siamo stati a Gurgaon per conoscere Ananta Das(referente per l’India e responsabile del progetto), i bambini che studiano nel Centro Diurno e la sua famiglia. Dobbiamo dire che questo giovane signore, insieme alla moglie, svolge un lavoro eccellente, con una carica umana notevole e un sorriso scintillante sulle labbra. Siamo rimasti davvero colpiti dalla voglia di cambiamento che traspare dalle sue parole. Dopo questa visita la nostra volontà di sostenere Isla ng Bata – L’Isola dei Bambini è ancora più forte, perché basata non più solo sulla mera teoria, ma sul fatto che i nostri occhi hanno visto e le nostre mani hanno stretto quelle mani.

È stata la nostra prima esperienza di volontariato. Non sapevamo a cosa stavamo andando incontro ma non appena arrivate nella casa famiglia ci siamo subito rese conto che ci saremmo trovate in una nuova famiglia. Francesco e Flora sono riusciti a fare un ottimo lavoro: la casa famiglia è accogliente e ospitale e tutto è curato nel dettaglio, un magnifico giardino ritagliato nella giungla. Ciò che ci ha particolarmente colpito è il lavoro che viene fatto pensando ad una prospettiva futura. Le bambine hanno ricevuto un’ottima educazione. Nonostante il difficile passato che hanno vissuto sono ora sorridenti e socievoli. È stata veramente un’esperienza fantastica e sorprendente!