Francesco visita gli uffici dei Servizi Sociali dell’isola di Negros e si allena per una nuova Impresa Sportiva in Italia!
Eccomi tornato nella nostra Casa Famiglia di Calabnugan, dopo aver percorso oltre 500 chilometri, per andare ad incontrare i referenti degli uffici del Municipal Social Welfare and Development Office dell’isola di Negros.
Insieme al mio amico e collega Edward, abbiamo deciso di raggiungere, in luoghi spesso impervi e remoti, gli uffici dei servizi sociali che, qui nelle Filippine, si occupano di dare un sostegno alle persone bisognose, attraverso le donazioni di cibo o erogando sovvenzioni o pensioni. Spesso questi uffici, che sono una branca del governo locale, si trovano in luoghi talmente isolati da non avere neanche l’accesso ad Internet. Spesso sono uffici abbandonati a se stessi, senza delle reali possibilità di lavorare, che non sanno dell’esistenza della nostra Casa Famiglia per bambine e bambini soli e abbandonati.

Prima delle ultime elezioni molti referenti locali sono stati uccisi dai ribelli che venivano dalle montagne e alcuni uffici non hanno personale competente. Per questo stavolta abbiamo deciso di non portare le bambine. Sarebbe stato troppo rischioso!

Edward ed io abbiamo comunque pensato di fare loro una visita, per andare ad informarli dell’esistenza della nostra struttura (Bata ng Calabnugan Orphanage) e spiegare loro chi siamo e cosa facciamo.

Nelle Filippine, infatti, se una bambina o un bambino viene abbandonato dalla propria famiglia e finisce per strada diviene presto vittima di abusi e sfruttamento, chiede l’elemosina in città, dorme dove capita e, in alcuni casi, entra a far parte di piccole gang. In questi casi diventa molto difficile il reinserimento all’interno di una famiglia o di una comunità.
Durante il giro di cinque giorni che abbiamo fatto a fine aprile assieme alle bambine, abbiamo parlato con molte persone e tutti ci hanno detto che è importante farsi conoscere dagli uffici municipali e lasciare loro un contatto perché qui ci sono alti tassi di abbandono minorile dovuto alla grande povertà.

Questo è l’itinerario che abbiamo percorso:
- Prima tappa: Calabnugan – Santa Catalina (93.1 km);
- Seconda tappa: Santa Catalina- Sipalay (85 km);
- Terza tappa: Sipalay – Ilog (68 km);
- Quarta tappa: Ilog – San Enrique (65 km);
- Quinta tappa: San Enrique – Victorias City (70 km);
- Sesta tappa: Victoria City – Taboso (71 km);
- Settima tappa: Taboso – Vallehermoso (58 km);
- Ottava tappa: Vallehermoso – Ayungon (64 km);
- Nona tappa: Ayungon – Calabnugan (79 km).

È stata un’esperienza faticosa ma importante che spero possa portare frutto. Spero riusciremo ad aiutare sempre più bambine e bambini qui nelle Filippine perché questa è la nostra grande missione.
Un abbraccio a tutte e tutti,
Francesco Izzo, Presidente Isla ng Bata – L’isola dei Bambini
Ps: il tour del Negros è stato anche un allenamento in vista della nostra impresa sportiva in Italia. A novembre rientrerò infatti per percorrere l’Italia dalla punta dello stivale (Santa Maria di Leuca) fino alle cime delle Dolomiti (Brunico). Oltre 1.000 chilometri che spero di percorrere insieme a qualcuno di voi, per raccogliere fondi per le nostre bambine. A presto!
