Francesca è tornata: così è trascorsa la sua seconda esperienza di volontariato internazionale nella Casa Famiglia
Martedì 28 luglio, casa mia.
È iniziato il conto alla rovescia per la partenza. La valigia è già pronta, ho un pizzico di ansia per il viaggio impegnativo, soprattutto perché lo affronto da sola, ma ho nel cuore una grande emozione: torno laddove tutto è iniziato due anni fa.
Ho tanta voglia di vedere come sono cambiate le bambine, alcune delle quali saranno cresciute, ho tanta voglia di condividere con loro ancora un pezzettino della mia vita, per quanto piccolo sia, e ho la speranza di potermi rendere utile e di lasciare a loro anche qualcosa di me.
Venerdì 31 luglio ore 22.10, Aeroporto di Malpensa.
Il viaggio è lungo.. Potrebbe succedere qualche imprevisto… Sono da sola… Ma il luogo che devo raggiungere e le persone che troverò mi ripagheranno ogni fatica.
Domenica 2 agosto, Isla ng Bata House.
Le bambine sono sotto il porticato impegnate nei loro giochi. Oggi è domenica, quindi niente scuola. Salgo le scale con le mie valigie e qualcuna di loro subito mi viene incontro per salutare: mi riconoscono! Non so spiegare la gioia.
Notano subito i capelli più lunghi dell’altra volta e ricordano che ho insegnato il “balletto” e adesso vogliono imparare a fare la spaccata. Mi mettono subito alla prova: come mi chiamo io, Ate Francesca? Ed io le ricordo quasi tutte con loro grande stupore e soddisfazione.
Nella Casa Famiglia ritrovo la stessa atmosfera serena e allegra della precedente esperienza. Ci sono le bambine, alcune ormai adolescenti e qualche nuova dolcissima piccola ospite.
Chiedo di Ivan, il bambino sordo accolto qualche tempo fa, l’uomo di casa, e Francesco e Flora mi spiegano che è stato trasferito in una struttura dove sta imparando a parlare. Sono tutti molto soddisfatti anche se allontanarlo è stata molto dura.
Ci sono tutte le housemothers che si mostrano molto cordiali e più espansive dell’altra volta. Sono molto curiose di come sia la vita in Italia, del mio lavoro e di cosa faccio nel tempo libero.
Tutto sta andando come previsto. E come dice uno dei tormentoni di questa estate italiana 2015:
“Per quanta strada c’è ancora da fare… Amerai il finale”.
Francesca Lazzari, from Philippines