BLOG DI ISLA NG BATA - L'ISOLA DEI BAMBINI

Il sorriso del piccolo Ivan

Il miglior futuro possibile per Ivan

Lo scorso lunedì ci siamo svegliati con una grande tristezza.

Ivan, l’unico bambino della Casa Famiglia, stava per lasciarci.

Alle tre e mezza di mattina ci siamo alzati e preparati. Dopo mezz’ora di barca e cinque ore di autobus siamo arrivati a Cebu City, in una scuola che avevamo precedentemente visitato, una scuola per bambini sordi molto avanzata per le Filippine. La scuola è gestita da preti e suore della Gualandi Mission for the Deaf e accoglie bambini e ragazzi, dall’asilo alle scuole superiori.

Mia moglie Flora ed io abbiamo cercato durante il corso dell’anno, una famiglia che potesse accogliere Ivan qui a Cebu City, ma non ci siamo riusciti. Quindi alla fine le suore lo terranno con loro per il periodo scolastico mentre durante le vacanze di Natale e quelle estive Ivan potrà tornare in Casa Famiglia.

Il piccolo Ivan con i suoi amici

Il piccolo Ivan con i suoi amici

Appena arrivati, tutti sono stati conquistati dall’intelligenza e dalla simpatia di Ivan che si è subito messo a giocare e disegnare con i bambini della sua età. Continuava però a lanciare sguardi a me e Flora che non sapevamo come andare via.

La gioia del piccolo Ivan

La gioia del piccolo Ivan

Dopo aver pranzato tutti insieme è arrivato il momento di separarci. Così, mentre era distratto, mia moglie ed io siamo scappati via per evitare ulteriori traumi. È stata una delle esperienze più difficili per noi da quando abbiamo aperto la Casa Famiglia. Anche se la mente dice che è la soluzione migliore, il cuore non vuole crederle.

Mentre tornavamo a Dumaguete City dalle altre bambine, abbiamo chiamato la suora per sapere come andava e ci ha raccontato che Ivan non voleva allontanarsi dal cancello della scuola e quando è arrivata l’auto per portarli a casa ha preso l’immagine di una barca facendogli capire che lui voleva prendere quella e non la macchina.

Siamo convinti che questo sia il futuro migliore per Ivan perché è una delle migliori scuole per bambini sordi, ma questa separazione dopo tre anni di giochi, litigi, capricci e risate è veramente dura. Per noi e per tutte le bambine della casa.

Non so che altro dire, a parte che tutti coloro che hanno conosciuto Ivan sanno quanto gli vogliamo bene e quanto lui ne voglia a noi. E che noi ci saremo sempre per lui, in un modo o nell’altro. Maria Julia, la sua sorellina, resta in Casa Famiglia e quindi cercheremo di farli incontrare spesso.

Francesco Izzo