Se apri il rubinetto e non esce nulla: l’appello di Francesco

Ciao a tutti,

sono Francesco, presidente di Isla ng Bata – L’isola dei Bambini Onlus, e oggi vi scrivo dalle Filippine per raccontarvi il nostro rientro in Casa Famiglia, dopo i tre mesi trascorsi in Italia.

Quando siamo tornati nelle Filippine, a fine febbraio, i workers erano molto stanchi e le bambine molto “agitate”. È stato complicato per mia moglie Flora e per me fare in modo che la situazione tornasse alla normalità. Quando siamo fuori, è sempre difficile gestire una casa così grande con tutte le emergenze e le situazioni da risolvere: noi, vivendo lì, ce ne rendiamo conto ed è per questo che abbiamo scelto di restare.

Purtroppo non è migliorata neanche la situazione dell’acqua dentro la casa e quindi dobbiamo ancora utilizzare i secchi per lavarci e lavare i panni, insomma per i normali servizi igienico-sanitari.

Nel 2009, tutto il distretto di Calabnugan, nell’isola di Negros Orientale, non era ancora collegato alla rete idrica del comune così, per avere l’acqua potabile, in Casa Famiglia abbiamo dovuto scavare un pozzo di 120 feet, circa 40 metri. Poi, nel 2012, un terremoto ha smosso la falda e l’acqua ha cominciato a sgorgare gialla e solforosa, ma per fortuna siamo riusciti a collegarci alla rete idrica di Dumaguete City (che prende l’acqua dal distretto di Candaw-ay).

Un anno e mezzo fa, nella Casa Famiglia ha cominciato a mancare l’acqua: in primo luogo è iniziato un periodo di siccità chiamato El Niño; inoltre sono aumentate le abitazioni che si servono dello stesso acquedotto della città di Dumaguete. È diminuita quindi la pressione che portava l’acqua alla tanica e il comune ha smesso di erogare acqua nelle ore notturne (dalle 21.00 alle 5.00).

Negli ultimi cinque o sei anni, la città di Dumaguete ha avuto uno sviluppo veloce e un po’ incontrollato. Sono state costruite tante nuove abitazioni con piscina, che hanno un alto consumo idrico, ma non sono stati potenziati gli acquedotti che erogano l’acqua.

Insomma, avrete capito che la situazione non è proprio semplice da risolvere. Ecco perché mi rivolgo a voi: amici, sostenitori, volontari e donatori. Lo faccio pensando e sperando che un giorno ciascuno di voi possa venire a trovarci, a stare insieme alle bambine e trovare una “casa funzionante e funzionale”.

Pensateci quindi al momento della dichiarazione dei redditi, quando state per firmare il vostro 5 per mille. Donatelo, mi raccomando, ed è importante che scegliate voi. Se scegliete le bambine e i bambini di Isla ng Bata – L’isola dei Bambini Onlus, potete inserire il nostro CF: 97351200585.

Al momento l’acqua viene pompata dal canale di irrigazione per poter almeno lavare i panni.

Nel frattempo, per tamponare la situazione, abbiamo messo una nuova linea che va direttamente dalla linea idrica del comune alla Casa Famiglia cosi da avere almeno un rubinetto funzionante. Poi, tramite una pompa meccanica (water weel pump), riusciamo anche a prendere l’acqua del canale di irrigazione per lavare almeno i panni. Stiamo anche cercando di scavare un nuovo pozzo, ma qui, come molti sanno, le cose vanno molto a rilento, per mancanza di materiali, di risorse umane, ecc.

Lo sanno bene i volontari che nell’ultimo anno e mezzo sono venuti a trovare le bambine! All’inizio ci si scherza su ma poi si prende coscienza dell’importanza di un bene come l’acqua. Un bene che per noi è scontato e della cui importanza ci si rende conto solo quando, aperto il rubinetto, non arriva nulla.

Vi ringrazio se ci sosterrete con il vostro 5 per mille, anche da parte di tutte le bambine. È importante avere voi accanto, è importante la vostra scelta.

Vi aspettiamo a braccia aperte!

Francesco Izzo, Presidente di Isla ng Bata – L’isola dei Bambini Onlus

PS – Non scherzo quando dico che vi aspetto. Mi piacerebbe che tutti venissero a vedere con i propri occhi e a toccare con mano quello che abbiamo realizzato, grazie a voi!