BLOG DI ISLA NG BATA - L'ISOLA DEI BAMBINI

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Sara ed Elisa 200 giorni dopo: aggiornamento dal campo, dalle Volontarie del Servizio Civile Internazionale.

Eccoci qui, più di sei dopo il nostro arrivo nelle Filippine, a cercare di riassumere in poche righe la nostra esperienza come volontarie del Servizio Civile Internazionale in quella che per noi è diventata ormai casa, la famiglia di Bata ng Calabnugan.

All’inizio, ci siamo sentite travolte: ogni giorno novità da scoprire, osservare, assaporare. Nuovi volti da conoscere, nomi da imparare, linguaggi da comprendere e utilizzare. Con la prospettiva di passare un anno intero in Casa Famiglia, avevamo deciso di prenderci il nostro tempo per osservare le dinamiche e l’organizzazione della casa prima di buttarci a capofitto in una realtà che richiede tempo per essere compresa. Non ci siamo riuscite. La vita qui è troppo veloce e coinvolgente per permetterti di stare in un angolo a guardare e i giorni hanno cominciato a volare. Ci siamo abituate al clima, al cibo, alle difficoltà legate alla mancanza di acqua e corrente e ci siamo immerse nei ritmi di vita quotidiani.

Vivere così a lungo all’interno della Isla ng Bata House ci ha fatto davvero sentire parte di un tutto. Se inizialmente eravamo ospiti, condividendo ogni giorno gli spazi, i pasti e il nostro tempo con le bambine, con Francesco e Flora e con gli operatori, poi siamo gradualmente entrate a far parte della famiglia, con tutto ciò che questo comporta. La confidenza che si è creata fino ad ora è tale da permettere ad ognuno di noi di essere se stesso, nel bene e nel male.

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Sara e Christine.

I rapporti si sono fatti mano a mano più profondi. In ogni bambina e ragazza che inizialmente per noi era solo un volto e un nome, abbiamo trovato una persona complessa, col proprio carattere e la propria individualità. Ognuna emerge a modo suo, cercando di dare sfogo alle proprie inclinazioni, talenti e sogni. E conoscerle, con le loro personalità così distinte ma allo stesso tempo così comuni a quella di tante altre ragazze della loro età, rende a volte non immediato tenere a mente che provengono tutte da situazioni difficili e non comuni a tanti loro coetanei.

Nonostante il passato difficile che le caratterizza, le bambine di Calabnugan sanno sempre sorprenderti. Apprezzano tantissimo la condivisione di un talento, a maggior ragione se un volontario è venuto da lontano per insegnare loro kickboxing, gli arpeggi con la chitarra o la pittura. Sono curiose, intraprendenti e hanno sempre voglia di imparare qualcosa di nuovo. E se sono in grado di fare tutto questo, è solo grazie all’impegno e alla passione trasmessa loro da Francesco e Flora, i nostri referenti in Casa Famiglia e fondatori di questo grande progetto.

Nel raccontare la nostra esperienza in Casa Famiglia, infatti, non possiamo non parlare proprio della dedizione con cui Francesco e Flora portano avanti, ormai da dieci anni, un progetto bello e importante come questo. Da mesi li vediamo scontrarsi con una miriade di problemi che in un paese come le Filippine sono all’ordine del giorno e sembrano non finire mai. Li abbiamo visti alle volte stanchi e scoraggiati e, come se nulla fosse, il giorno dopo di nuovo ai posti di comando per rimettere tutto in ordine e assicurarsi che la vita in Casa Famiglia proceda per il meglio, avendo sempre un occhio di riguardo anche per noi volontari. Non solo salvano letteralmente le bambine da situazioni di povertà, sfruttamento e, in generale, di abbandono ma permettono loro di vivere delle vite che, sotto certi punti di vista, non hanno nulla da invidiare a quelle dei nostri bambini in Italia.

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Studio serale – Roselyn e Elisa.

Sotto la guida di “Fra e Flo”, Bata Ng Calabnugan ha un meccanismo ben rodato che funziona in maniera efficiente ormai da anni, anche grazie al lavoro dei workers e delle housemothers che si occupano della cura della casa, dell’orto e degli animali. Gli operatori locali sono parte integrante della casa e fondamentali al suo funzionamento. Come Francesco e Flora, non sono più per noi solo operatori, ma sono diventati amici e compagni di vita (vorremmo citare e ringraziare in particolar modo Edward, Angelina, Sassa, Claire e Jek Jek).

All’interno di questo sistema abbiamo dovuto ritagliare un ruolo per noi stesse, consapevoli di non essere funzionali alla sopravvivenza della Casa Famiglia e che quello che riceviamo ogni singolo giorno è di gran lunga maggiore di quello che riusciamo a dare. Tuttavia, la nostra presenza, come quella dei numerosi volontari e amici che visitano ogni anno le bambine di Calabnugan, è importante per fornire alle ragazze stimoli ed esempi positivi. Ogni persona che passa da qui lascia un pezzo di sé, condivide un talento, una passione o semplicemente affetto. Anche per questo vogliamo ringraziare tutti i volontari che abbiamo avuto modo di incontrare e con cui abbiamo condiviso le gioie e le fatiche di questi mesi: Claudia, Daiana, Laura, Marco, Gianluca, Virginia, Chiara, Michela e Alessandra. E soprattutto un grazie ad Eleonora che, più di tutti, ha vissuto e affrontato con noi questo percorso.

Sono stati sei mesi stupendi e non ringrazieremo mai abbastanza chi dall’Italia ci ha donato l’opportunità di viverli. Siamo davvero grate per i momenti meravigliosi che stiamo trascorrendo nelle Filippine.

Sara ed Elisa, volontaria in Servizio Civile Internazionale