Volontariato e musicoterapia: il racconto di Marta dalle Filippine

Sono arrivata nella Casa Famiglia nelle Filippine più di due mesi fa.

Conoscevo già Francesco, Flora e questa associazione onlus, perché ho vissuto nello stesso quartiere in cui è nata. Sono stata scout insieme ai fondatori di Isla ng Bata – L’isola dei Bambini, ma non ero mai stata nelle Filippine e volevo vedere con i miei occhi il progetto della Casa Famiglia di cui avevo sentito tanto parlare.

Mai avrei immaginato tutto questo!

Sono musicoterapista e, prima di approdare in Casa Famiglia, ho avuto un incontro via Skype con i responsabili dell’associazione, per capire bene se la mia professione potesse essere utile ed eventualmente come utilizzarla. Durante i miei primi giorni nella Isla ng Bata House ho iniziato ad osservare la vita della Casa Famiglia e nello specifico i comportamenti delle bambine con cui avrei dovuto lavorare.

Le prime due settimane di agosto le bambine hanno studiato molto per prepararsi agli esami di fine trimestre e noi volontarie le abbiamo aiutate con lo studio ed i compiti. Come in molti paesi asiatici, anche qui la scuola inizia a giugno.

Marta sull’amaca con le bambine più piccole della Casa Famiglia.

Dopo un periodo di osservazione e dopo una bella chiacchierata con Roselyn, l’assistente sociale della Casa Famiglia, è emersa la necessità di avviare una serie di attività di propedeutica scolastica più che attività terapeutiche o di riabilitazione. Infatti il programma della scuola filippina prevede che gli studenti di sei anni inizino il primo grado sapendo già leggere e scrivere. L’apprendimento dovrebbe quindi partire dalla pre-school (dai 3 ai 5 anni), ma molte delle bambine della Casa Famiglia non sono neanche mai andate a scuola ed hanno delle grandi difficoltà. Inoltre, alcune hanno problemi legati ai loro vissuti famigliari, agli abusi subiti, alle difficoltà relazionali ecc.

Ho iniziato sedute di musicoterapia individuali con le piccole Jessa Mae e Maria Julia, bambine che richiedono un’attenzione particolare. Con le più grandi, invece, sto portando avanti attività musicali e ludiche con lo studio di canzoni e canti popolari accompagnati da strumenti a percussione. Ho proposto poi attività di danza e movimento creativo che ritengo possano essere utili come sostegno alla loro crescita.

Marta e Princess Mae giocano sull’altalena.

Qui in Casa Famiglia è difficile dare continuità alle attività, poiché ogni weekend le bambine hanno diverse attività in programma. Sono sempre molto impegnate con la scuola e lo studio e credo che durante il fine settimana sia importante lasciare spazio al gioco.

Io mi sono affezionata a tutte le bambine, mi piace trascorrere del tempo insieme a loro. Questo è un enorme lavoro, un lavoro importante per il futuro di queste bambine.

Sono rimasta colpita dall’impegno di Francesco e Flora che, nonostante i mille impegni istituzionali, sono sempre presenti e pronti a dare il massimo per le bambine.

È un progetto che merita senz’altro di essere conosciuto ed io spero di poter continuare a dare il mio contributo anche una volta tornata in Australia.

Marta Giacobbe