BLOG DI ISLA NG BATA - L'ISOLA DEI BAMBINI

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Silvia, Daniele, Matteo e Flavio nelle Filippine: un legame che non si spezza!

Un legame che non si spezza. Un rapporto d’amore che ogni anno diventa più forte, duraturo e cambia. Cambia e cresce come fanno le “nostre” bambine. Una scelta di vita familiare e allargata che rende forti e uniti. Questa è la Isla ng Bata House, la Casa Famiglia nelle Filippine.

Quando varchi il cancello e ventinove bambine (incredibile per noi pronunciare questo numero oggi!) ti corrono incontro, ti abbracciano e ringraziano per essere tornati di nuovo, non capisci più niente. Cosa pensare? Come condividerlo e trasmettere agli altri quello che si prova? Così lontani poi… Le chiamiamo ancora “bambine” perché per noi sono ancora piccole, ma molte di loro sono ormai adolescenti, cresciute e pronte al “salto della vita”. Loro. E noi?

Loro ringraziano, ma forse dovrebbe essere il contrario. Noi dovremmo ringraziare loro. Sapete perché? Quando arrivi nelle Filippine, in Casa Famiglia, impari così tanto che la vita non può più essere la stessa. Impari a capovolgere le priorità, a dare importanza a ciò che veramente conta, ai valori e agli affetti del “prossimo” accanto a te, del più piccolo, dell’umile, di chi è abbandonato. Una volta tornato a casa, hai chiaro un obiettivo: garantire a queste bambine un futuro che permetta loro di emanciparsi e risollevarsi da quella povertà “imposta” e assegnata alla nascita a cui noi ci ribelleremo sempre.

Molte di queste bambine sono frutto di una gravidanza poco responsabile, sono state abbandonate, hanno vissuto per la strada, senza un tetto dove dormire sonni tranquilli come ciascuna bambina e ciascun bambino dovrebbe fare. Alcune sono entrate in baby gang, hanno dovuto lottare per sopravvivere, sono state abusate, hanno subito ingiustizie. Perché? Perché? Continuiamo a chiedercelo e per questo non possiamo fermarci.

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Flavio con il piccolo Baby Boy, bambino abbandonato e ancora senza nome.

Ci stiamo mettendo noi stessi, le nostre vite, le nostre forze perché amiamo queste bambine come fossero figlie nostre. Francesco e Flora vivono sulla loro pelle questa condizione di “genitorialità diversa”, sono instancabili di fronte alle difficoltà, caparbi e forti. Hanno energia da vendere poiché in loro l’obiettivo è chiaro. È la mission, la passione, il sogno di Isla ng Bata – L’isola dei Bambini Onlus: migliorare concretamente le condizioni di vita delle bambine e dei bambini che accogliamo in questa struttura. Concretamente vuol dire stare lì, prendere per mano e sulle spalle queste vite, sporcarsi le mani, non dormire la notte se qualcuno sta male, svegliarsi all’alba per accompagnare le bambine a scuola, ecc. Concretamente vuol dire condividere, sorridere, piangere, prendersi cura giorno per giorno, minuto dopo minuto delle bambine. Sono loro al centro del nostro mondo, il mondo di Isla.

Spesso è così difficile stare lì, spesso ci si sente soli anche nel raggiungimento di quest’obiettivo.

Non è semplice operare nelle Filippine, un paese in cui cultura, usi e tradizioni sono così diversi rispetto al nostro modo di concepire la realtà. A volte, lo ammettiamo, ci sentiamo scoraggiati perché non è facile gestire una casa con ventinove bambine che crescono. Alcune di loro, come dicevamo, sono “già” adolescenti e questo fa aumentare le preoccupazioni, le responsabilità e anche i costi di gestione. Mantenere tutto ciò non è semplice. Ma come facciamo a chiudere le porte a Baby Boy (un bambino a cui ancora non è stato dato il nome!)? Un bambino abbandonato dalla mamma a pochi giorni dal parto davanti al McDonald’s di Dumaguete? Non è possibile, non possiamo permetterlo.

Ci piacerebbe che partissero tanti volontari, per stare insieme alle bambine, a Flora e Francesco. Questo sta avvenendo. Stanno arrivando anche molti volontari da tutte le parti del mondo, Danimarca, Stati Uniti, Giappone. Ne siamo molto felici.

Pensate ad Everlyn. Everlyn ha una mamma e un papà e quando abbiamo deciso di andare a trovare la sua famiglia non immaginavamo di trovare una “sorpresa”. Un fagotto avvolto in pezze di stoffa e appoggiato a terra. La mamma di Everlyn aveva partorito tre giorni prima del nostro arrivo. Non aveva nulla da mangiare, una casa fatiscente, senza luce né acqua potabile, immersa nelle giungla sulle montagne. Ci fermiamo lì con loro, Everlyn gioca con la sorellina, poi saluta i familiari e noi torniamo nuovamente in Casa Famiglia. No, non possiamo fermarci qui. Dobbiamo supportare questa famiglia, tenere in vita la neonata. Dobbiamo aiutarli. Noi siamo qui per questo. Per aiutare famiglie come questa a risollevarsi dalla povertà, in modo che le loro figlie possano di nuovo tornare a vivere con i propri genitori, fratelli e sorelle. Anche questo è un obiettivo di Isla ng Bata – l’Isola dei Bambini Onlus.

Inutile dire che torneremo ancora. È una promessa che facciamo tutti gli anni alle bambine e alle ragazze, è una promessa che facciamo a noi stessi e ai nostri bambini, Matteo e Flavio. Sono loro infatti ad essere sempre più tristi di lasciare questa famiglia allargata, fonte di gioia e serenità. Chissà, magari quando saranno grandi, adulti e consapevoli, sceglieranno di tornare per restare…

Dany e Silvia, rispettivamente vice presidente e fondatrice di Isla ng Bata – L’isola dei Bambini Onlus