Princess, torna in Casa famiglia dopo un percorso lungo e difficile di ricollocazione

Princess è arrivata in Casa famiglia nel 2014 a meno di un mese di vita. Piccola e molto magra, era stata portata in struttura perché la madre, abbandonata dal compagno, non poteva prendersi cura di lei. È cresciuta circondata dall’affetto di Francesco, Flora e delle sue sorelline “acquisite”, ospiti come lei della struttura. È stata seguita con cura dalle assistenti sociali della Casa, ricevendo tutte le cure mediche che le erano necessarie. Fino al 2017.

Uno degli impegni che ci siamo presi sin dall’inizio del nostro cammino con Isla ng Bata è quello di tutelare i diritti dell’infanzia e di garantire ai bambini e alle bambine che accogliamo le migliori condizioni possibili di vita. Spesso le bambine non hanno parenti prossimi che possano prendersi cura di loro o non possono tornare in famiglia perché proprio da quel contesto sono state portate via dopo aver subìto violenze e traumi terribili.

Ci sono casi in cui tuttavia l’unico motivo di separazione tra genitori e bambini è la povertà. L’indigenza di molte famiglie è causa di abbandono e tante mamme chiedono il nostro aiuto per garantire ai figli un’infanzia protetta. In questi casi cerchiamo di aiutare l’intero nucleo familiare, supportando i genitori nella ricerca di un lavoro che possa permettere loro di prendersi cura dell’intera famiglia e aiutandoli a trovare una casa confortevole e sicura in cui poter crescere i loro figli. In alcuni casi avviamo dei percorsi specifici con altri parenti (spesso nonni o zie) per fare sì che il bambino possa tornare a vivere con la famiglia d’origine.

Questi percorsi non sono facili. Valutiamo minuziosamente le condizioni e cerchiamo di garantire la sicurezza del bambino per evitare che possa poi subire un successivo trauma. Per noi, ricollocare un bambino in famiglia è una grande gioia. Sappiamo quanto sia importante, laddove le situazioni lo permettano, far crescere il minore nel suo nucleo famigliare di riferimento.

È stato così anche per Princess, tornata nel 2017 con la sua famiglia. La nonna e la zia, che potevano contare sulle entrate del proprio lavoro, avrebbero potuto prendersi cura di lei e Princess sarebbe cresciuta insieme ai suoi cari. Il percorso è stato a lungo monitorato ma, ad un certo punto, ci sono stati dei problemi ed è venuta meno la fiducia reciproca. In noi è cresciuta la preoccupazione per la sicurezza di quella bambina che avevamo cercato di proteggere con tanta attenzione e purtroppo ogni nostra paura aveva una ragion d’essere. Per due lunghi anni non siamo riusciti ad avere notizie di Princess nonostante le nostre ripetute richieste alle autorità competenti e alla famiglia. Fino a qualche settimana fa.

Abbiamo ritrovato la nostra Princess molto provata, denutrita, sola. Abbiamo lottato per riaverne la custodia e poterci prendere cura di lei, come avevamo fatto nei suoi primi mesi di vita e ci siamo riusciti. Il 12 maggio è tornata in Casa famiglia, subito inondata dall’affetto e dalle cure di tutti.

Non possiamo, però, ignorare la nostra amarezza. Abbiamo seguito per mesi il suo reinserimento in famiglia, abbiamo avuto colloqui e contatti con i suoi familiari e valutato ogni dettaglio eppure non è andata come avevamo immaginato.

Ogni scelta che facciamo ha delle conseguenze e – nonostante l’impegno, la competenza dei nostri operatori, l’attenzione che mettiamo in ogni nostro percorso – ci sono delle variabili non previste. Nel caso di Princess la variabile è il suo piccolo ritardo cognitivo che dalla famiglia è stato interpretato come segno negativo, da isolare, da allontanare. Sono realtà che a noi sembrano inimmaginabili, segno di ignoranza e frutto di superstizioni che nulla hanno a che fare con la razionalità, ma che purtroppo esistono e con cui dobbiamo fare i conti. Non sarà facile, ma ci prenderemo cura della piccola Princess, ricostruiremo il nostro rapporto di fiducia e cercheremo, insieme a quanti sostengono Isla da anni, di donare anche a lei, come a tutte le nostre bambine, un futuro diverso e splendente.

Nel nostro cammino ci imbatteremo sicuramente in altri imprevisti e delusioni ma a guidarci saranno sempre la voglia di cambiare le cose, l’affetto e la forza di quanti insieme a noi hanno fatto propria la mission di Isla ng Bata e il desiderio di dare alle bambine che accogliamo un futuro libero e sereno.

Bentornata Princess!