Giornata mondiale dei diritti dell’infanzia 2022: data simbolo per il nostro impegno nella tutela dei diritti di ogni bambino

Novembre è da qualche anno il mese che dedichiamo alla sensibilizzazione, con il suo momento topico che coincide con la data del 20 novembre, dichiarata dal 1954 Giornata Mondiale dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza. Ogni giorno raccontiamo la vita in Casa Famiglia, le storie delle bambine e delle ragazze che vi abitano e tutto quello che, grazie all’appoggio di molte persone, riusciamo a garantire loro. Facciamo parlare il loro sorriso, perché questo è stato da sempre il nostro tono preferito. Non vogliamo descrivervi il dolore, ma il modo in cui possa essere superato e combattuto con la solidarietà e l’affetto.

Vi parliamo un po’ meno dei nostri “perché” e quest’anno vogliamo farlo con ancora più forza, dando a questi “perché”, un nome e un volto: quello di Baby Sol!

Baby Sol è la più piccola delle bimbe accolte in Casa famiglia in questo 2022. È stata abbandonata in un cespuglio subito dopo il concepimento, avvolta in una coperta sporca ed esposta a intemperie, condizioni igieniche disastrose ed animali selvatici. Le prime immagini di Baby Sol fanno male, ci parlano di disperazione, di disagio, di povertà estrema. Poi arriva la comunità, persone che le prestano i primi soccorsi, che chiamano gli assistenti sociali, che cercano la soluzione migliore per quel piccolo fagotto. E, infine, arriva l’Isola dei Bambini, un luogo sicuro e protetto che la accoglie tra tante generose e comode braccia.

L’abbandono, però, può avere conseguenze più o meno gravi e nel caso di Baby Sol, queste si traducono in una serie di problemi di salute che sin dai primi giorni costringono la bimba a frequenti ricoveri. L’affetto, una sana alimentazione e l’aumento di peso fanno ben sperare sul recupero della nostra piccola, che torna in Casa famiglia, circondata dalle sue sorelline acquisite e dalle attenzioni di operatrici e volontarie. Proprio qualche settimana fa, però, il sistema immunitario della bimba, ancora molto compromesso, ci costringe ad un altro ricovero in ospedale a causa di una febbre persistente. Così riceviamo la diagnosi: polmonite. La nostra preoccupazione sale alle stelle quando decidono di trasferire Baby Sol prima in terapia intensiva e poi in un altro ospedale più attrezzato per le cure di cui ha bisogno.

In questo momento la nostra piccola guerriera sta recuperando le forze e, sotto l’occhio vigile della nostra Flora che è sempre al suo fianco, sta riprendendo a respirare autonomamente e siamo fiduciosi sulla sua completa ripresa.

E qui, arriviamo al nostro “perché”. I costi per le cure di Baby Sol in questi primi mesi della sua vita sono stati altissimi. Le spese per la degenza in ospedale ed il singolo trasferimento hanno superato le migliaia di euro. Nelle Filippine, perfino l’ago di una singola puntura ha un costo che viene prontamente riportato in uno scontrino. Le cure non sono accessibili a chiunque e se Baby Sol non avesse incontrato la comunità prima e Isla dopo, come avrebbe fatto? Chi si sarebbe fatto carico di spese così elevate? Chi avrebbe potuto sostenerle?

Questi sono i perché del nostro impegno. Siamo lì perché non possiamo permettere che l’assenza di un diritto fondamentale, quello alla cura e alla salute, determini la vita o la morte di una creatura così fragile. Non possiamo permettere che intere famiglie non curino i loro figli o che giovani donne decidano di abbandonarli perché prive di mezzi e nella condizione di non poter neppure affrontare un parto in sicurezza. Sentiamo forte la necessità di fare qualcosa. Di portare avanti, insieme a quella comunità così forte e reattiva e insieme a quanti ci sostengono, un progetto comune di tutela dei diritti che parta proprio dai bambini, il nostro futuro!

Puoi contribuire alle spese mediche di Baby Sol con una donazione sulla campagna che abbiamo lanciato su GoFundMe, “Nessun bambino sceglie il luogo in cui nascere, ma il loro futuro dipende da tutti noi”!