4 giorni in bici con Francesco: cosa significa partecipare alla Pedalata Solidale
Tra le tante cose che Francesco mi ha trasmesso durante la mia permanenza in Casa Famiglia nelle Filippine nel 2023 vi è stata senza dubbio la curiosità per il viaggio in bici. Da tempo seguivo cicloviaggiatori su Internet e già avevo visto le sue precedenti avventure in bicicletta verso Capo Nord e oltre. Ma sentir raccontare direttamente il fascino e la semplicità di questo modo alternativo di viaggiare ha instillato quello che Francesco chiama “il seme della scimmia”, un impulso di quelli difficili da estirpare.
Così a gennaio 2024, tornato in Italia ho cominciato ad informarmi, studiare e allenarmi (food delivery compreso) in vista di un grande viaggio estivo da casa fino alla scoperta della magica Foresta di Broceliande, nella Bretagna francese.
Terminati i 1.800 chilometri di viaggio sono tornato in Italia giusto in tempo per organizzare l’evento della Pedalata Solidale con tappa a Mantova, la mia città. Ma dopo soli pochi giorni dal mio ritorno, portato a termine l’impegno, decido di accodarmi a Francesco e la sua portentosa bicicletta e seguirlo per le successive tre tappe.
Se in Francia, nelle lunghe giornate di pedalata solitaria, mi capitava di annoiarmi e di non vedere il tempo passare, durante questi 4 giorni in compagnia di Fra non ho di certo avuto questo problema. Interminabili racconti di vita e aneddoti filippini di cui ancora non sapevo che mi tenevano ben sveglio e attento sul sellino, facendomi arrivare a fine tappa fisicamente stanco ma mentalmente lucido.
Certo, le lunghe statali piene di tir e macchine sempre pronte a farci il pelo non hanno di certo reso alcuni tratti molto piacevoli, così come il fango del secondo giorno che ha messo a dura prova la nostra salute psichica. Ma arrivare ogni pomeriggio a casa di volontari così accoglienti e premurosi è stato ciò che più di tutto ha addolcito la pillola della fatica. Senza queste persone un’impresa come questa sarebbe quasi impossibile, e forse Francesco sarebbe già impazzito da tempo. Invece ogni sera siamo stati ospitati e abbiamo partecipato ad eventi organizzati con tanta cura e interesse da persone anche poco vicine all’Associazione, che però hanno scelto di contribuire e cercare di dare una mano.
Penso che partecipare alle attività di Isla tramite iniziative sportive sia un ottimo modo per conoscere meglio l’associazione e soprattutto le persone che ne fanno parte. Spero che anche il progetto GoIslaGo cresca e sempre più persone scelgano di legare le proprie imprese alla buona causa che è il supporto a questa meravigliosa associazione.
Dai che il 30 ottobre c’è l’arrivo a Roma! Go Kuya Go!
Pietro, tirocinante di Isla ng Bata