BLOG DI ISLA NG BATA - L'ISOLA DEI BAMBINI

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Giulia e la sua indimenticabile esperienza di volontariato nelle Filippine

Sono tornata da circa tre settimane da un’esperienza di volontariato nelle Filippine, che sento mi ha cambiata molto, mentre ripercorro lentamente le avventure e le emozioni provate durante il viaggio.

Tutto è iniziato un giorno, per caso, pensando a mio zio missionario e a tutte le esperienze che deve aver vissuto, ai luoghi che ha visitato e alle persone che ha incontrato. Quel giorno mi domandai cosa lo avesse portato a fare delle esperienze così grandi e decisi di voler provare anche io attraverso un’esperienza di volontariato.

Sono venuta a conoscenza dell’associazione Isla ng Bata – L’isola dei Bambini Onlus attraverso Ascs, l’associazione dei padri scalabriniani. Sinceramente, mi sono innamorata subito del progetto nelle Filippine e ho deciso di partire senza ripensamenti.

Si trattava del mio primo viaggio da sola così lontano ed era normale fossi un po’ spaventata. Al tempo stesso, mi sentivo curiosa e piena di energia. Ricordo quando arrivai e il mio primo giorno in Casa Famiglia: appena attraversato il grande cancello mi sono trovata circondata da tante piccole bambine con i capelli neri che mi riempivano di tante domande. La luce è andata via quasi subito e, incredibilmente, le bambine più piccole si sono aggrappate a me sebbene non mi conoscessero.

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Le bambine più piccole insieme a Giulia giocano alle facce buffe.

Ho trascorso la prima settimana ad osservare le bambine e a capire le loro abitudini, le guardavo e pensavo: “le bambine italiane non farebbero mai una cosa del genere”. So che questi paragoni non andrebbero mai fatti ma non potevo farne a meno. Rimanevo stupefatta nel vedere le bambine più piccole sempre allegre: quando pioveva erano felici e volevano stare sotto la pioggia; appena smetteva di piovere, automaticamente andavano a giocare nel fango. Insomma, mi sembrava che a loro bastasse “semplicemente” stare tutte assieme, giocare e condividere il loro tempo.

In seguito, Francesco, che gestisce questa Casa Famiglia insieme alla moglie Flora, mi ha proposto di andare a visitare le famiglie di alcune bambine e allora ho compreso veramente l’importanza di quello che l’associazione sta facendo.

Le bambine accolte in Casa Famiglia provengono da famiglie poverissime, che vivono in baracche, a volte per strada, senza cibo, senza corrente e senza servizi. Chiamano “casa” una catapecchia fatiscente fatta di lamiere e bambù. A me pareva impossibile vederle così felici e pensare alla loro situazione di partenza, eppure questa è la verità: attraverso l’accoglienza, la cura, l’affetto, garantendo loro una qualità di vita impossibile da pensare, se solo si nasce in questi luoghi, Flora, Francesco e Isla ng Bata Onlus riescono a capovolgere un destino sfortunato, che segna queste bambine sin dalla nascita.

In quest’angolo di paradiso, che è la Casa Famiglia di Calabnugan, la convivenza non è certamente sempre serena, ma l’aiuto e la condivisione che impregnano la vita delle bambine e delle persone che qui vivono e entrano, è incredibile.

Da questo viaggio, sento di aver imparato molto e di essere anche un po’ cambiata, me lo hanno detto anche i miei amici e la mia famiglia: “sei cambiata ma ti vedo bene”.

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Giulia insieme al piccolo Alex.

Sicuramente mi sento più consapevole, ho toccato con mano una realtà che non tutti conoscono e mi sento sinceramente di dover apprezzare ancora di più tutto quello che ho, senza lamenti o frustrazioni inutili. Mi ritengo fortunata per aver avuto la fortuna e l’onore di aver conosciuto questo progetto e di aver vissuto con le bambine della Casa Famiglia.

Una parte di cuore e ancora lì e spero di tornare a prendermela presto!

Giulia Azimo, volontaria nelle Filippine.