Emozioni e aspettative alla vigilia della partenza: Alessia, Carla ed Alessia, civiliste di Isla ng Bata

Mercoledì 7 settembre è stato un giorno davvero speciale per Alessia, Carla ed Alessia le civiliste di Isla ng Bata per l’anno 2022/2023. Dal 2019 anche Isla aderisce al Servizio Civile Internazionale che, a causa della pandemia, ha subito uno stop forzato per due lunghi anni. Adesso però si riparte e lo si fa alla grande!

Le nostre ragazze hanno resistito e, nonostante la delusione dei due anni di fermo, hanno continuato a sperare, provare e riprovare. Adesso potranno finalmente realizzare il loro sogno, vivendo un’esperienza di volontariato e di crescita personale indimenticabile.

Alla vigilia della partenza, tra una valigia e gli ultimi impegni, abbiamo chiesto loro di raccontarci aspettative ed emozioni per questa esperienza così desiderata che finalmente diventa realtà.

Alessia Scarmin

“I giorni prima della partenza sono sempre i più emozionanti: le liste delle cose da portare, gli ultimi acquisti da fare, la preparazione della valigia. La consapevolezza di partire e di conoscere finalmente di persona tutte le bambine e gli operatori di Isla, di cui ho sentito tanto parlare, mi rende ancora più emozionata! Posso dire che dopo due anni di attesa, sto finalmente contando i pochi giorni rimasti prima di raggiungerli”.

Alessia Sauda

“Zaini in spalla…o quasi! Manca davvero poco alla nostra partenza, una partenza che nel mio caso ho dovuto rimandare per più di due anni ma che finalmente sembra essere arrivata! In questi anni ho avuto modo di conoscere la famiglia di Isla, a cui forse ora sento un po’ di appartenere. L’unico tassello ancora mancante è visitare la Casa famiglia nelle Filippine dando un contributo questa volta più concreto e il Servizio civile mi permetterà di vivere questa incredibile esperienza. Conoscere e abbracciare tutte le bambine accolte sarà un’esperienza impagabile e non vedo l’ora di chiudere le valigie e raggiungere Dumaguete per farlo!”.

Carla Pezzano

“Eccomi qui a fare la lista delle cose da mettere in valigia. Ho deciso di portarmi solo le cose necessarie e questo è un atteggiamento che cercherò di adottare anche da un punto di vista mentale: non voglio farmi troppe idee, aspettative su quello che andrò a vivere perché voglio lasciarmi sorprendere. Sorprendere da ogni nuovo odore, sapore, colore. Sorprendere da ogni persona incontrata, da ogni bambina abbracciata. So che sarà un’esperienza intensa che mi coinvolgerà a 360°: in ogni aspetto della nostra vita e della nostra persona. Quindi non resta che partire e vedere cosa succederà”.