Qualche news dalle Filippine

Quando è arrivato in Casa Famiglia, pesava meno di 3 kg e aveva circa quindici giorni. Oggi ha tre mesi circa, è uscito dall’ospedale e sta bene. Lo avevamo chiamato Pasqualino perché era arrivato in Casa Famiglia proprio nel periodo di Pasqua, ma adesso abbiamo scelto di chiamarlo Lawrence perché le sue espressioni assomigliano spesso a quelle di un nostro volontario, Lorenzo, che è stato qui nel mese di maggio. Siamo contenti che, favismo a parte, il piccolo stia bene. Lo cureremo e lo terremo in casa con noi fino a quando non verrà adottato.

Il piccolo Lawrence.

In questo periodo non abbiamo potuto viaggiare molto perché la vita qui nelle Filippine è diventata veramente cara, siamo riusciti però a portare le bambine in un resort di Dumaguete che ci fa rimanere anche con le tende e a fare trekking ai Twin Lakes.

Come se non bastasse, poi, questa estate è molto calda e l’acqua non c’è. Quando la ruota gira (quella che abbiamo costruito grazie al Progetto di Sviluppo Rurale) riusciamo a lavare i panni, ma l’acqua manca e allora anche le ragazze più grandi ci aiutano.

La mancanza di acqua costringe le ragazze della Casa Famiglia a lavare i panni al fiume.

Le ragazze più grandi lavano i panni.

A breve riporteremo anche Ivan (eccolo in un brevissimo video), che è stato qui durante le vacanze estive, a Naga. Cresce molto e adesso riesce a parlare. Siamo molto felici anche se quando è lontano ci manca!

Poi c’è Christine che, purtroppo, ha un’infezione alle orecchie da quando è arrivata in Casa Famiglia e non si riesce a curare, per questo abbiamo deciso di portarla a Manila per fare una tac e un esame acustico. Credo che dovremo mandare anche Christine in una scuola speciale dal momento che non parla e i medici non sanno fare una diagnosi precisa.

A parte queste notizie, le bambine e le ragazze stanno bene. Il 18 giugno torneranno a scuola e la vita in Casa Famiglia tornerà alla sua routine. Se penso a Roselyn che rischiava di far parte di una gang giovanile e di dormire in strada come sua sorella, a Pamela che era costretta alla schiavitù domestica e a tutte quelle bambine abbandonate dalle loro famiglie e mi guardo intorno… beh, vedo veramente la vita rinascere dentro loro e penso che la Scuola sia l’unica strada per garantirgli un futuro dignitoso, senza più fame, lontano dalla strada e dai pericoli.

A presto,

Francesco, Presidente Isla ng Bata – L’isola dei Bambini