Michela e Giorgia incontrano Isla sul Web e partono per la loro prima esperienza di volontariato nelle Filippine: benvenute!

È da un po’ di tempo che eravamo alla ricerca di un modo per volare lontano dal quotidiano, sempre uguale a se stesso, e soprattutto stavamo cercando qualcosa o qualcuno che ci desse la possibilità di fare qualche cosa di buono e di bello non soltanto per noi.

È per questo che ci siamo messe ad esplorare il Web piene di aspettative ed entusiasmo e, dopo qualche buco nell’acqua, ci siamo finalmente imbattute nel sito di Isla Ng Bata – L’Isola dei Bambini.

Il sito ci ha colpito: fra i tanti che avevamo aperto e studiato era quello che maggiormente comunicava serietà e sicurezza, caratteristiche che abbiamo potuto riscontrare anche in seguito, quando abbiamo contattato e poi incontrato i responsabili dell’associazione a Roma.

Ci è piaciuta soprattutto l’estrema apertura e disponibilità dell’associazione, che ha da subito accolto le nostre richieste, dal momento che uno degli obiettivi principali di Isla ng Bata – L’Isola dei Bambini è far partire chiunque desideri essere volontario e fare un’esperienza di volontariato internazionale, senza eccessive selezioni.

Giorgia e Michela con i bambini della Casa Famiglia.

I progetti proposti ci hanno entusiasmato e, dopo aver chiesto consiglio, abbiamo deciso di lanciarci in quello nelle Filippine, dove la situazione e il contesto sono meno difficili rispetto all’India. Noi siamo alla nostra prima esperienza di volontariato internazionale e quindi abbiamo seguito un breve corso di formazione a Milano, organizzato dalla ASCS (Agenzia Scalabriniana per la Cooperazione allo Sviluppo), con la quale Isla ng Bata – L’Isola dei Bambini collabora da anni.

Abbiamo anche avuto modo di conoscere alcuni volontari che erano appena tornati dalle Filippine e quindi abbiamo potuto confrontarci ed ascoltare tanti racconti.

A pochi giorni dalla partenza, con l’entusiasmo alle stelle, siamo consapevoli a cosa andiamo incontro e abbiamo tante curiosità e domande. Per questo non vediamo veramente l’ora di metterci in gioco e di incontrare le bambine della Casa Famiglia ed anche le loro famiglie.

E una volta arrivate…

Le nostre teste bionde spiccano in mezzo alle altre, in aereo, per strada, in casa. Ci muoviamo con pesantezza immerse nell’umidità ma paradossalmente siamo belle leggere per la gioia di essere finalmente arrivate. Il ritmo della casa, con il suo susseguirsi di quotidianità, ci investe immediatamente e ci abbraccia come due ospiti inesperte.

È subito chiaro che dovremo adattarci piano alla routine, farla anche un po’ nostra e diventare una piccola parte di lei per questo breve periodo.

I primi giorni sono stati proprio questo: il tentativo di inserirsi nel meraviglioso meccanismo della Isla ng Bata House. Con le bambine basta poco, un giochino con le mani e una filastrocca, ed è subito tormentone. Ed è subito sintonia. Da lì si continua con pazienza a costruire un’intesa, che non tarda ad arrivare. Ate Giorgia, Ate Michela risuonano forte per tutta la casa ed è un richiamo spontaneo soprattutto quando, dopo pochi giorni, Ate (”Zia”) è accompagnato dal nostro nome!

Tanta parte del tempo libero viene dedicata allo studio: gli esami sono proprio in questi giorni e, dalle più piccine alle ragazze più grandi, tutte sono occupate a fare i propri compiti o a ripassare la lezione. Qualcuna preferirebbe decisamente fare altro e non tarda a farcelo capire nei momenti in cui ci occupiamo di aiutarle.

Giorgia e Michela con i bambini della Casa Famiglia.

La settimana e il weekend trascorrono velocemente, davvero come in una qualsiasi famiglia, tra scuola, compiti, pranzi, cene, film serali e naturalmente una buona dose di gioco.

Siamo veramente felici di essere qui e della possibilità che abbiamo avuto di poter fare quest’esperienza di volontariato internazionale, che tanto avevamo voglia di fare!

Giorgia e Michela