BLOG DI ISLA NG BATA - L'ISOLA DEI BAMBINI

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Anna, volontaria, racconta: buone e cattive notizie dalle Filippine

Finalmente dopo tanto tempo sono riuscita a tornare a Calabnugan.

In aeroporto mi sono emozionata rivedendo Fra e Flo, proprio dove li avevo conosciuti la prima volta. Il tempo di recuperare le valigie ed eravamo già sulla via di casa. Fuori, sul portico e lungo le scale tutte le bimbe incuriosite che aspettavano la nuova arrivata: appena scesa dal pedicab, occhi curiosi hanno iniziato a scrutarmi: “Chissà se si ricordano di me?”, pensavo.

Sentendo che ricordavo i loro nomi, le bambine, a turno, mi hanno messo alla prova e guai se avessi sbagliato il nome di qualcuna! Prima della cena i consueti riti di benvenuto dove ho potuto conoscere le nuove piccole ospiti di questa grande famiglia.

L’adattamento è durato poco, una notte di ristoro e via zaino in spalla verso il mare. Abbiamo trascorso una splendida notte di campeggio: sole, onde, giochi, risate e sogni ammucchiati in una super tenda che è riuscita a contenerci tutte e 15. è stato il regalo d’addio per Ate Selene, dopo i sette mesi trascorsi nella Progetti nelle Filippine.

Nel frattempo, fra gite e divertimento, una brutta notizia ha colpito la Isla ng Bata House: a Chinny, la mamma di Giulia ed Ivan, due piccoli ospiti nella Casa Famiglia, è stato diagnosticato un tumore. È una donna molto povera che vive in condizioni davvero precarie e nella malattia è sola e abbandonata a se stessa, non potendo pagare neanche un ago per la flebo. Gli ospedali nelle Filippine non li garantiscono!

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Svago in piscina per le bambine della casa famiglia nelle Filippine.

Chinny è ormai diventata parte di questa grande famiglia e Flora e Francesco sono davvero molto preoccupati per lei: non c’è modo di sostenerne le cure, veramente troppo costose. La situazione è molto triste. Le responsabilità che pesano sulle spalle di Francesco e Flora sono davvero gravose: quasi tutti i giorni qualcuno chiama per affidare alla Casa Famiglia nuove bambine e loro a malincuore sono costretti a dire di no. Gestire una struttura così grande costa molto e spesso i finanziamenti per accogliere altre bambine non si trovano. Ogni giorno c’è da affrontare un nuovo imprevisto, delle nuove emergenze: per esempio in questo momento ci sono spese per la casa che si sta costruendo a Gliou Mae, 5 anni: la salute precaria non annulla la speranza. Ieri il padre di Gliou Mae ci ha poi informati che fino al 1 maggio non avrà il lavoro e quindi bisognerà sostenere la famiglia.

Qui è tutto molto precario ma, nonostante questo, 23 bellissime bambine riempiono le giornate. Siamo stati di nuovo in piscina dove non manca mai la gara dei tuffi. Poi Siri, che ci ha ospitati nella sua casa sul mare: uno splendido fondale pieno di pesci colorati dove le bambine hanno passato ore a rincorrere pesci.

Spero di raccontarvi presto nuove emozionanti avventure in questa splendida Casa Famiglia!

Anna