BLOG DI ISLA NG BATA - L'ISOLA DEI BAMBINI

La nostra Susan

Susan, il lavoro in casa famiglia, la dignità e la speranza

Da quando sono nata ho dovuto lottare molto nella mia vita: a soli 7 anni sono caduta da un albero di mango e porto ancora i segni sul corpo. Sei anni dopo ho vissuto un’esperienza orribile, la più brutta della mia vita, sono stata travolta e trascinata via da una grande alluvione. Molte persone si sono messe alla mia ricerca e quando i miei genitori e i parenti mi credevano ormai morta sono stata ritrovata.

Ho iniziato a lavorare molto presto. Durante le vacanze estive svolgevo lavori stagionali poi ho trovato lavoro come domestica per il proprietario di uno dei grandi magazzini di Dumaguete City. Ho pensato che la mia vita si sarebbe sistemata una volta trovato lavoro. Tuttavia stavo spesso male di stomaco perché mangiavo sempre tardi e a causa dell’ipertensione sono stata ricoverata in ospedale.

A scuola non sono mai andata molto bene perché non mi piaceva studiare, preferivo giocare con i miei amici, ma alla fine sono riuscita a diplomarmi e ne sono molto fiera. Successivamente ho intrapreso un corso di due anni al college, ma purtroppo non ho potuto finirlo poiché la mia famiglia non aveva i soldi per pagare la quota di iscrizione, così sono rimasta a casa ad aiutare mia madre e a coltivare la terra per poter sopravvivere.

Poi improvvisamente mi sono innamorata e ho deciso di sposarmi. Sono rimasta incinta, ma il matrimonio non è durato a lungo perché mio marito si è rivelato un uomo irresponsabile. Si appoggiava a me per tutto e non sapeva prendersi le sue responsabilità di marito e di padre. Quando ci siamo separati mia figlia era ancora molto giovane.

Nonostante ciò la mia vita non è finita, al contrario ho lavorato duramente finché sono stata assunta nella Isla ng Bata House, la Casa Famiglia gestita da Flora e Francesco.

Oggi il mio lavoro mi dà la forza di continuare ad andare avanti, specialmente per il futuro di mia figlia. E per questo non smetterò mai di ringraziare Isla ng Bata – L’isola dei bambini, per avermi dato la possibilità di lavorare e donare una vita dignitosa anche a mia figlia. La vita che io non ho avuto.